tag:blogger.com,1999:blog-7433705844623732491.post7804999417951295059..comments2022-03-01T23:14:06.534+01:00Comments on Emozioni: Lettera d'amoreEmozionihttp://www.blogger.com/profile/02733462091657343197noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7433705844623732491.post-88143234441058376502008-08-27T21:36:00.000+02:002008-08-27T21:36:00.000+02:00E' vero, Cinzia; sempre di più gli uomini dimostra...E' vero, Cinzia; sempre di più gli uomini dimostrano di essere dei bambini spauriti e fragili, come tu dici. <BR/>Perché? Bisogna farsela questa domanda. <BR/>Perché gli uomini, da dittatori arbitri del bene e del male nei decenni e nei secoli passati, ad un certo punto sono diventati insicuri, impauriti, incapaci di decidere, spenti, apparentemente pieni di interessi, apparentemente forse anche appagati nel lavoro, ma del tutto incapaci di vivere una relazione sentimentale soddisfacente?<BR/>Io credo che la risposta a questa domanda stia nel grande cambiamento che le donne sono riuscite ad imporre nella nostra società. Una donna non più passiva, non più succube dell'uomo, una donna che si afferma anche nei lavori tradizionalmente predominio del sesso maschile, incute timore, sconvolge secoli e secoli di organizzazione sociale dove la divisione dei ruoli era netta e precisa. <BR/>L'uomo, di fronte a questo, si ritrae, e i cambiamenti, oltre ad avvertirsi nel campo sociale, si avvertono anche nella sfera individuale, nel cambiamento della psicologia e delle manifestazioni dei due sessi: a mano a mano che la donna diventa più sicura di sé, l'uomo diventa più insicuro, si rifugia nelle certezze dell'infanzia, rifiuta di crescere, è incapace di stabilire relazioni affettive profonde, perché queste sono irrimediabilmente legate ad una fase adulta della vita umana. Il bisogno d'amore e di affetto è quello che unisce tutti, uomini e donne, ma, mentre le donne riescono spesso a sublimare questo bisogno in altre forme, l'uomo diventa sempre più dipendente da questo tipo di relazioni dove spesso non è la gioia della presenza, ma la paura dell'assenza a farla da padrona; e così, l'uomo non riesce a godere del presente e delle cose belle che può offrire, ma vive in una perenne paura di un futuro minaccioso e angosciante, perché quello che realmente diventa preponderante è la paura di perdere la persona amata.<BR/>Questo si capisce chiaramente da quello che tu hai scritto in modo così chiaro ed efficace, e si comprende anche perché sono quasi sempre le donne a mettere fine a queste relazioni sfibranti, sempre in bilico tra un presente di insoddisfazione e un futuro di incertezza e di angoscia.<BR/>Gli uomini forti che le donne vorrebbero, sono stati giustamente spazzati via dalla storia e dall'emancipazione femminile, ma, al loro posto non è ancora nata un'altra figura di uomo in grado di sostituirli: l'uomo è in mezzo al guado, annaspa, va sotto e risale, e la terraferma è ancora lontana, perché questi sono processi lunghissimi, che durano decenni e anche secoli.<BR/>Alla fine forse nascerà un altro uomo; mi dispiace che voi gentili donzelle di oggi vi siate trovate in questa fase di passaggio e di transizione; fate di necessità virtù e cercate di trovare gli uomini... un pò più avanti degli altri nel cammino.<BR/>Scusami per il lunghissimo commento, Cinzia, ma la tua lettera e l'argomento che hai trattato mi hanno molto interessato e stimolato.<BR/>Un abbraccio per te.Anonymousnoreply@blogger.com