La nebbia sale da dentro,
schiodiamo le nostre colpe
spezziamo le catene
togliamo il respiro al mostro leggero e
voliamo lontano.
Obblighiamoci a parlare,
discutiamo i nostri pensieri
respiriamo le nostre abitudini e
sorridiamo al mondo.
Affondiamo la spada,
liberiamoci dell’essere
rifiutiamo il fumo
attiviamo il tempo e
sollecitiamo il sangue a scorrere.
Urliamo sugli errori fatti,
riprendiamoci il senso perso
stracciamo la foto in cui l'ora è vecchia e
abbandoniamo la vecchia strada.
Imponiamoci l'ultimo momento,
resistiamo allo sgomento
abbattiamo la debolezza e
cediamo solo alla dignità ritrovata.
Adamo Musella
PRESENTAZIONE
schiodiamo le nostre colpe
spezziamo le catene
togliamo il respiro al mostro leggero e
voliamo lontano.
Obblighiamoci a parlare,
discutiamo i nostri pensieri
respiriamo le nostre abitudini e
sorridiamo al mondo.
Affondiamo la spada,
liberiamoci dell’essere
rifiutiamo il fumo
attiviamo il tempo e
sollecitiamo il sangue a scorrere.
Urliamo sugli errori fatti,
riprendiamoci il senso perso
stracciamo la foto in cui l'ora è vecchia e
abbandoniamo la vecchia strada.
Imponiamoci l'ultimo momento,
resistiamo allo sgomento
abbattiamo la debolezza e
cediamo solo alla dignità ritrovata.
Adamo Musella
PRESENTAZIONE
Ci sono momenti nella vita in cui tutte le nostre certezze sono spazzate via.
Ci sentiamo svuotati, quasi annientati. Ciò in cui abbiamo sempre creduto sembra privo di fondamento. Quello che stavamo costruendo ci appare un castello di sabbia che al primo soffio di vento crolla.
Era tutto un’illusione?
Ecco che veniamo risucchiati in un vortice, non riusciamo a capire quello che ci
sta accadendo e proviamo solo uno strano senso di vuoto. Si finisce col toccare il fondo e solo dopo averlo fatto si può tornare lentamente a risalire.
E’ quanto Adamo trasmette in questa poesia con immagini metaforiche molto forti.
Emerge forte la sua voglia di far dissolvere la nebbia interiore che lo soffoca, fin quasi a bloccare il suo vivere. Una nuova energia lo spinge a “spezzare le catene”che lo tengono prigioniero di se stesso e del suo passato.
Avverte il desiderio di “volare lontano, di sorridere al mondo, di sollecitare il sangue a scorrere, di abbandonare la vecchia strada”, in poche parole di riprendere a vivere.
E’ un desiderio di rinascita di chi esprime con forza e determinazione l’amore per se stesso e per la vita, attraverso la sua dignità ritrovata.
Parole, quelle di Adamo, che fanno nascere la stessa voglia di guardarsi dentro e di risorgere a nuova vita con maggiore consapevolezza di se stessi e della propria forza interiore.
Cinzia 11/08/2008
Ci sentiamo svuotati, quasi annientati. Ciò in cui abbiamo sempre creduto sembra privo di fondamento. Quello che stavamo costruendo ci appare un castello di sabbia che al primo soffio di vento crolla.
Era tutto un’illusione?
Ecco che veniamo risucchiati in un vortice, non riusciamo a capire quello che ci
sta accadendo e proviamo solo uno strano senso di vuoto. Si finisce col toccare il fondo e solo dopo averlo fatto si può tornare lentamente a risalire.
E’ quanto Adamo trasmette in questa poesia con immagini metaforiche molto forti.
Emerge forte la sua voglia di far dissolvere la nebbia interiore che lo soffoca, fin quasi a bloccare il suo vivere. Una nuova energia lo spinge a “spezzare le catene”che lo tengono prigioniero di se stesso e del suo passato.
Avverte il desiderio di “volare lontano, di sorridere al mondo, di sollecitare il sangue a scorrere, di abbandonare la vecchia strada”, in poche parole di riprendere a vivere.
E’ un desiderio di rinascita di chi esprime con forza e determinazione l’amore per se stesso e per la vita, attraverso la sua dignità ritrovata.
Parole, quelle di Adamo, che fanno nascere la stessa voglia di guardarsi dentro e di risorgere a nuova vita con maggiore consapevolezza di se stessi e della propria forza interiore.
Cinzia 11/08/2008
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