giovedì 6 gennaio 2011

In cura su di una panchina



Un bacio di Giuda

ed un arrivederci mormorato

dopo aver lasciato

l'ingombrante pacco

nel salone bianco.


Le giornate scorrono lente

scandite da una pasticca

ed un'agognata cicca

sempre negata.


Il viso rugoso

lo sguardo perso

insegue chimere lontane.

Sull'onda del tempo

naviga la memoria

approdando nel porto

dell'antica gioia.


Luccica negli occhi stanchi

un intenso bagliore

oscurato col passar delle ore

dalla vana attesa

di una visita mai spesa.


Tra delusioni ed illusioni

un anno vola via.

Un dì all'alba

di una giornata pia

un lontano telefono squilla

ad annunciar che in cielo

una nuova stella brilla.

20/06/2010


Cinzia Gargiulo


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3 commenti:

buldro ha detto...

Ho visto su facebook che con questa poesia sei arrivata seconda ad un concorso. E veramente bella (triste) complimenti. Sono Buldrini

buldro ha detto...

Ho visto su facebook che avevi vinto il secondo premio ad un concorso di poesia. Mi incuriosiva leggerla e lo trovata sul tuo Blog " Emozioni" devo dire che è molto bella (Triste)complimenti e a risentirci franco Buldrini

buldro ha detto...

franco