domenica 31 agosto 2008

La forza dell'amore


Come acqua

che non si può contenere

l'amore rompe gli argini

eretti intorno al mio cuore.

Fuoriesce con furia

allaga tutto il mio corpo

e dà libero sfogo al suo fluire.


Non resta che assecondarne il flusso!


E' un amore potente

sgorga dal cuore e mi invade tutta.

Amando mi sento viva e libera,

vedo il mondo a colori

e nel cielo brilla l'arcobaleno.

Mi abbandono completamente a te,

non importa cosa sarà domani...


Esiste l'oggi e l'oggi sei tu amore mio!!

1/02/2008


Cinzia Gargiulo


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La forza dell'amore by Cinzia Gargiulo is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.



Nell'immensità



Lassù, nell’immensità

dell’azzurro cielo,

ci sono due angeli

sulla stessa nuvola.

Si vedono solo due ali,

sono stretti tra loro

in un abbraccio infinito...

Emanano una luce intensa

che dall’alto del cielo

arriva quaggiù sulla terra

e mi irradia tutta.

Sono sempre rivolti verso me,

soffrono

piangono

gioiscono

ogni volta che io

soffro

piango

gioisco.

Avverto sempre la loro presenza

al mio fianco.

Sono i miei angeli custodi!!




Dedicata alla mia dolce mamma Clara e alla mia giovane e tenera sorella Rosalba.



Cinzia


15/01/2008




Cinzia Gargiulo


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Nell'immensità by Cinzia Gargiulo is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.


Delirio d'amore


La mia anima,
solitaria e piena d’amore,
vagando tra le emozioni
ha incontrato la tua...
Il mio amore e il tuo
si sono riconosciuti.
E’ stata un’esplosione improvvisa!
Amore, passione, desiderio
nutrono le nostre anime lontane.
Due anime che si cercano,
giocano, si parlano,
si accarezzano, si baciano.
Sentono di appartenersi,
ogni giorno di più…


Lo sguardo dell’una,
colmo di profonda tenerezza,
si posa sull’altra, sempre vigile,
per proteggersi a vicenda.
Le mani si afferrano
si comunicano mille emozioni,
si intrecciano,
in una stretta infinita.
Il fuoco divampa dentro di loro...
Eppure i corpi restano distanti,
non si sono mai congiunti.
E’ solo un incontro di anime
che si sono innamorate perdutamente!!


13 Gennaio 2008

Cinzia Gargiulo




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venerdì 29 agosto 2008

Mi illumino d'Eterno


Seduta sugli scogli guardo il mare,
fissando l’orizzonte.
I pensieri volano, leggeri, verso il cielo,
si colorano di rosso fuoco come il tramonto,
si intrecciano con l’infinito...
Sono pensieri di pace,
d’amore, di libertà
che volando librano nell’aria come gabbiani.


Una dolce melodia, suonata dal mare,
si espande e mi penetra tutta!
Gli occhi si illuminano,
specchio della serenità che invade l’anima.
Mi sento sempre più leggera...
Divento tutt’uno con la Natura,
parte dell’Eterno,
mentre l’Eterno si fa spazio dentro di me!!


30/12/2007


Cinzia Gargiulo



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Natale



Nasce Gesù

Amore per eccellenza

Torna a splendere nei nostri cuori la speranza

Aneliamo pace

Luci colorate rallegrano le strade

E dimentichiamo che un mondo migliore dipende da noi


21/12/2007


Cinzia Gargiulo

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mercoledì 27 agosto 2008

Il profumo dei ricordi



Domenica pomeriggio!
Una donna seduta sul divano avverte il profumo dei ricordi...
L'odore dei limoni, frammisto a quello dei gelsomini e del mare, la riporta a Sorrento.
Il treno dei ricordi inizia il suo viaggio...
E' un'altra domenica pomeriggio, quella di venti anni fa.
C'è una ventenne col suo ragazzo, che guardano il mare con occhi sognanti, pieni d'amore, di allegria e di speranza.
Si guardano felici, si baciano, si abbandonano a mille progetti per il futuro...
Complici del loro amore il cielo, il mare e l'aria densa di profumi.
Dopo un pomeriggio trascorso davanti al mare, aspettando il tramonto e poi l'imbrunire, amandosi e ridendo di gioia, faticano a staccarsi da quel panorama.
E' ora di riprendere il treno per rientrare, è ormai notte!
Ma prima si promettono di tornare a Sorrento ogni Domenica e di sposarsi lì, in una piccola chiesa con vista sul mare e col profumo di limoni nell'aria.
Un ultimo bacio, intriso di salsedine e del profumo di gelsomini e di limoni....
Insieme, tenendosi abbracciati, ritornano a casa col cuore pieno di sogni e di promesse...
Il treno dei ricordi, bruscamente, si arresta e la donna scende da sola!!

11 Novembre 2007

Cinzia Gargiulo
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A Rosalba



Il tuo nome
esprime la tua essenza:
bella e raffinata come una rosa,
pura e soave come la luce dell’alba.
Il tuo sorriso,
un’esplosione di vitalità.
Il tuo viso,
pallido e delicato,
come quello di una bambola di porcellana.
Un animo generoso,
sempre pronto ad aiutare gli altri.
Non hai mai smesso
di curare parenti e conoscenti,
neanche quando lottavi per te stessa.
Mi hai insegnato il valore della vita
e mi hai fatto capire
che dovevo dare un senso alla mia.
Hai amato con grande intensità
un uomo che non ti meritava.
Poi hai capito...
La tua vita e la tua sofferenza
avrebbero avuto un senso
solo curando i poveri,
gli emarginati, gli ultimi della società.
Saresti partita per andare in missione...
Quante cose hai lasciato incompiute!
Rosalba,
un fiore reciso troppo in fretta!!


5/10/2007

Cinzia Gargiulo



Dedicata a mia sorella Rosalba




La poesia che segue è stata dedicata a me e mia sorella Rosalba dal mio amico Vincenzo Rocciolo che leggendo questa mia dedica ha saputo cogliere, con la sua sensibilità, il legame viscerale che ci univa e che neanche la sua precoce morte ha potuto spezzare.



ROSALBA E CINZIA


Se tu fossi ancora qui
vedresti un fiore rosso,
se tu fossi ancora qui
vedresti una luce che splende.


E' la tua piccola,
la bambina che hai cullato
tra le tue braccia
come una bambola vivente.


E' la tua piccola,
quella che ti stava
attaccata alle gonne
per sentirsi grande come te.


Tu che amavi la gente,
la gente normale, comune,
la gente che lotta, che soffre,
saresti fiera di lei.


La tua piccola ha trasformato
il dolore in amore,
grazie anche a te
e all'amore che tu le hai insegnato.


La tua piccola gioca
con tanti bambini,
la tua piccola ama,
come possono amare i bambini.


Perché la tua piccola
ha una parte del tuo cuore,
una parte del tuo sorriso,
una parte della tua anima.


Te ne sei andata,
ma non l'hai mai lasciata,
sei stata con lei
quando ha sofferto,
sei stata con lei
quando ha amato,
sei con lei quando scrive,
sei con lei quando
cammina nei boschi.


L'hai sentita piangere,
l'hai sentita pregare,
l'hai vista far l'amore felice,
l'hai vista correre in riva al mare.


Ora è grande la tua piccola,
ora è una donna,
una donna che sa amare,
una donna che sa ridere,
una donna che sa piangere,
una donna che sa pregare.


Ma se Cinzia è tutto questo,
lo deve ad un fiore meraviglioso,
un fiore che voleva vivere
con un unico grande scopo:
aiutare chi era in difficoltà,
chi soffriva, chi viveva ai margini.


Il Signore ha voluto chiamarti
presto a sé, nel fiore dei tuoi anni,
e ora sei lì accanto a Lui,
forse perché lassù
c'era bisogno di un angelo
che si chiamava Rosalba.



Dedicata a Cinzia Gargiulo, donna e poetessa di grande sensibilità e umanità, e a sua sorella Rosalba, grande faro luminoso della sua vita, spentosi troppo presto, ma che continua a illuminare, con luce invisibile, la sua strada.


Vincenzo Rocciolo








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A Rosalba by Cinzia Gargiulo is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.




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Lettera d'amore



La nostra storia è giunta al termine, ma non perchè non ci amiamo più. E' finita perchè io volevo un uomo forte, tenace, capace di affrontare con me qualsiasi difficoltà della vita.
Tu, invece, sei come un bambino, spaurito, fragile, che ha paura di crescere.
La vita ti spaventa e fuggi lontano, lontano da te stesso.
Ti affoghi in mille interessi, che dopo un po’ butti via perchè non ti stimolano più. Non sono veri interessi, sono solo vie di fuga...
Dici che stai male, ma poi rifiuti ogni aiuto.
Mi chiedi dolcezza, comprensione, tenerezza, coccole, amore... tutto quello che tua madre non è riuscita a farti mai arrivare.
Io ti ho coccolato, ma qualche volta mi sono anche arrabbiata con te, come una donna che litiga col proprio uomo, ma ti sentivi aggredito e fuggivi da me.
In realtà, ancora una volta, fuggivi da te stesso e dalle responsabilità di una vita a due.
Mi hai confessato le tue debolezze, hai pianto tra le mie braccia, singhiozzavi come un bambino.
Ho provato un dolore immenso...
Eri il bambino che tanti anni fa avrebbe dovuto piangere,ma non lo ha fatto perchè fingeva, con sua madre e sua sorella, ma soprattutto con se stesso, di essere forte.
Eri l'ometto di casa...

Dov'era tuo padre in tutto questo?

Ti ho coccolato, ho sussurrato parole dolci alle tue orecchie, ti ho tranquillizzato e ho singhiozzato con te...
Avevi paura di star solo, volevi restare nel mio letto.
Ti aspettavi che durante la notte ti tenessi la mano e che vegliassi su di te, com'è accaduto altre volte...
Questo lo fa una madre!!
Ti ho mandato via, ho visto il tuo sguardo triste e mi sono sentita morire dentro!
Volevo chiamarti, trattenerti... ma non l'ho fatto...
Io voglio un uomo! Voglio il mio uomo da amare!!
Per ora ho solo il bambino che è in te, un bambino che fa promesse che non riesce a mantenere...
Non voglio essere tua madre, non voglio curare le tue ferite, voglio solo essere la donna del mio uomo!!

Cammina da solo, cammina sulle tue gambe!!

Impara ad amare il mondo in cui vivi, impara ad amare te stesso....
Guarda dentro di te senza più paura della vita che è meravigliosa!!...
Chissà forse un giorno ci incontreremo ancora o, forse, stando finalmente lontani capirai quanto amore ti ho donato!!


29/10/2007


Cinzia Gargiulo

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Un temporale di lacrime

Lacrime scorrono sul viso
trasformandosi in piccoli cristalli incandescenti.
Lampi squarciano il cielo,
presagio di un temporale che si avvicina.
La pioggia comincia a battere sui vetri,
il vento soffia forte,
spazzando via le foglie dagli alberi...

Ancora lacrime!!

Infinite, inarrestabili,
leniscono le ferite dell'anima,
la lavano, la purificano...
Un forte tuono rimbomba
nella notte silenziosa.
Il singhiozzo di un pianto
rompe la quiete della casa...

Arriva l'alba!!

Il temporale cessa
e anche il pianto si arresta!!


11/11/2007

Cinzia Gargiulo

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Un temporale di lacrime by Cinzia Gargiulo is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.



Pasqua

Stamane ho aperto la finestra
e ho visto una pioggia di colombe bianche
scendere in picchiata nella vallata.
Poi sono tornate alte nel cielo
e hanno scritto la parola PACE.


Ho udito un suono festoso di campane
e le voci allegre di bambini
che con lo sguardo rivolto al cielo gridavano:
“Nei cuori degli uomini
è risorto l'amore finalmente!”

5 novembre 2007

Cinzia Gargiulo

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Pasqua by Cinzia Gargiulo is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.



martedì 26 agosto 2008

La tavolozza dei colori


Un giorno Dio

ha preso la tavolozza dei colori

e si è messo a dipingere il mondo....

Ha usato il rosso,

per dipingere tramonti di fuoco.

L'arancione,

per le distese di tulipani.

Il giallo,

per il sole che splende alto nel cielo.

Il verde,

per gli immensi boschi.

L'azzurro intenso,

per il cielo e per il mare.

L'indaco,

per i glicine in fiore.

Il violetto,

per le splendide viole primaverili.




Con gli stessi colori

ha dipinto un arco nel cielo,

che ha chiamato arcobaleno

per ricordare agli uomini

di conservare, sempre,

pace e amore nei loro cuori.

Alla fine Dio, soddisfatto,

ha riposto i pennelli

e si è messo a riposo.

Confidava nell'uomo

che avrebbe vegliato sul creato ...

Ma l'uomo ha voluto imitarlo,

ha ripreso i pennelli

e usando solo il nero

ha sporcato tutto intorno a se!!


Libera interpretazione di Genesi 1,1-31


30 Ottobre 2007

Cinzia Gargiulo

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La bambina dagli occhi tristi


La bambina dagli occhi tristi

vedeva il mondo in bianco e nero,

lo guardava dall'interno della sua camera

dove ogni giorno si rifugiava.

La realtà in cui viveva

non le piaceva,

era piena di aggressività e di paura.

Chiusa nella sua stanza

sognava ad occhi aperti

immaginando un mondo a colori.

Era un mondo di fantasia

ma la teneva in vita.

Lì splendevano i colori dell'arcobaleno

perchè regnavano sempre la pace, l'amicizia e l'amore.

Nel mondo dei suoi sogni

c'era un uomo, che un giorno,

col suo infinito amore,

l'avrebbe liberata dalla schiavitù.

La bambina è cresciuta,

è una donna ed ha imparato

che la vera libertà è solo dentro di lei.

13 0ttobre 2007



Il racconto che segue, scritto sotto forma di fiaba, è una dedica che mi è stata fatta dal mio amico Fabio Mancini che si è ispirato a questa mia poesia.
Lo ringrazio infinitamente per l'augurio sincero che con tale fiaba ha voluto rivolgermi.


La bambina dagli occhi tristi (Dedicata
*)


La bambina dagli occhi tristi, ritagliava la carta per costruire un aquilone che un bel dì l’avrebbe portata lontana. E mentre ritagliava, dai suoi occhi neri lacrime di tristezza colavano e bagnavano quel grande foglio di carta bianca che pian, piano, si tingeva d’azzurro come il colore dei suoi sogni.
Quando l’aquilone un giorno fu terminato, la bambina decise di liberarlo per vedere dove sarebbe arrivato. Ma una volta c’era poco vento … un’altra c’e n’era troppo … al tentativo successivo c’era la nebbia a toglierle la visuale. Così passarono degli anni.
Un giorno l’aquilone disse alla bimba dagli occhi tristi: “Perché non proviamo un volo che oltrepassi le nuvole. Potremo vedere cosa c’è!”
Alla fanciulla brillarono gli occhi dall’entusiasmo, legò un lembo dello spago all’aquilone mentre l’altro lo annodò al polso. Poi sporse l’aquilone fuori dalla finestra e si affidò alle possenti ali dell’aquilone per quella che sarebbe stata un’avventura straordinaria.
L’aquilone si adagiò verso il basso, ma poi con un colpo di coda riacquistò quota, mentre la bambina era sempre aggrappata al filo. Le correnti erano loro favorevoli, l’aquilone fremeva di gioia, visto da terra sembrava grandioso, come un enorme aereo di carta e la bimba non aveva più gli occhi tristi, ma sorrideva come se lo fosse stata da sempre.
Prima di raggiungere le nuvole, un generoso raggio di sole accarezzò i due viaggiatori.
L’aquilone atterrò e dal loro punto di osservazione intravedevano case di cioccolato, lampioni di zucchero filato colorato che trasmettevano luci soffuse e poi bambini, tanti bambini felici che giocavano con giocattoli mai visti prima.
Che mondo era quello? Perché nessuno gliene aveva mai parlato?
La fanciulla venne avvicinata da un bimbo che sorridendogli gli disse:“Vuoi una patatina? Tieni, prendine quante ne vuoi, ma ti avviso che tanto qui non ti serviranno penne magiche. Qui sarai felice per sempre.
La tua penna puoi gettarla via!” La fanciulla fiduciosa lanciò lontano la penna e prese una manciata di patatine. La nuova vita era appena iniziata.


*Fiaba dedicata a Cinzia Gargiulo, perché continui a credere nella forza degli aquiloni.


14/08/2008

Fabio Mancini

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La bambina dagli occhi tristi (Dedicata) by Fabio Mancini is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.



Perla Nera

Piccola Perla Nera,
dispensatrice di gioia vera!
Quando sei entrata nella mia vita
la mia anima appassita è rifiorita.
Quando ti ho vista per la prima volta
ho sentito un profondo calore dentro di me
che lentamente ha invaso il mio corpo inerme.

Sensazione meravigliosa!!


La mia tristezza si è sciolta
in piccole, calde lacrime
che sgorgate dai miei occhi
hanno solcato dolcemente il mio viso.
Erano lacrime di felicità, bambina mia!
Ti ho stretta al mio cuore
e la fiamma dell’amore
dalle mie viscere è divampata verso l’esterno,
rischiarando, con la sua luce, il mondo intorno a me.


Dolce calore! Luce soave!


Per la prima volta, dopo tanto tempo,
ho capito che il mio vivere ha uno scopo.
Tu hai bisogno di me, piccola mia,
hai bisogno del mio aiuto per crescere sana
e per avere un futuro dignitoso.
La tua "mamma a distanza" ti aiuterà!
Ringrazio il Signore
per averti condotto proprio a me,
mia piccola, preziosa Perla Nera!


12/10/2007

Cinzia Gargiulo

Ricordi d'amore


Mare blu,

notte d'amore!

Stelle ballerine

nel cielo sopra noi.

Ti guardo,

mi sento viva!

Ti guardo,

mi sento in Paradiso!

Sei il mare di fronte a noi,

sei il cielo e le stelle sopra di noi,

sei tutto il mio universo!

Annuso, nell'aria,

il profumo intenso del nostro amore.

Vorrei fermare il tempo

per trattenere, per sempre,

questi attimi di felicità.

Ma il tempo scorre, inesorabile,

quello che resta sono i ricordi...


14/09/2007

Cinzia Gargiulo

A mio figlio






Bambino mio!


Ti amo infinitamente,


sei la mia ragione di vita.


Amo il tuo sorriso birichino,


i tuoi occhi vispi,


il fiore rosa della tua bocca.


Mi accompagna sempre


la tua ingenua risata,


come sempre odo nelle mie orecchie


il tuo pianto che mi dice:"Ho fame!"


Non sarai mai solo,


avrai sempre la tua mamma,


pronta a vigilare su di te,


a proteggerti e sostenerti,


ma anche a lasciarti spiccare il volo


quando sarai pronto a farlo.


Sarai il bambino più ricco del mondo,


ricco dell'amore della tua mamma.


Anche quando sarai grande


ti sentirai sempre cullato


nel mio forte abbraccio.


Ti vedo già grande, amore mio,


nel giorno della tua laurea


e poi in quello del tuo matrimonio.


Sento i miei occhi umidi


di lacrime di commozione


e di felicità per i tuoi traguardi.


Mi vedo nonna,felice, dei tuoi figli.


Come tutte le nonne, orgogliosa,


mostro i miei nipoti al mondo intero.


Grido a tutti che quei nipoti


sono il dono che ho ricevuto da mio figlio.


Peccato, figlio mio,


che non sei mai stato concepito!


Quanto amore non ho potuto donarti!


Quanto amore non hai potuto donarmi!

13/09/2007 Cinzia Gargiulo




La poesia sottostante che dà voce al mio bambino mai nato è stata ideata dal mio amico Vincenzo Rocciolo al quale rivolgo con commozione i miei ringraziamenti.


Anche se non sono nato, cara mamma,
volevo dirti che non potevo avere una mamma migliore di te.
Mi hai cullato tra le tue braccia,
mi hai nutrito col tuo latte e con i tuoi sguardi,
mi hai cantato cento ninna nanna,
mi hai letto tutte le favole del mondo,
sei stata vicino a me quando avevo la febbre,
mi hai sorretto quando ho cominciato a camminare,
mi hai preso in braccio quando non ce la facevo più a camminare.
Non sono nato, cara mamma,
ma ti posso solo dire che qui dove sono,
nel mondo dei bambini mai nati,
oggi c'è una grande festa,
si festeggiano tutte le mamme
mai diventate mamme,
e io sono qui insieme a te a dirti
che il tuo amore tu me l'hai donato,
e che io con le mie piccole mani
da qui ti accarezzo,
perché tu sei la mia mamma,
e io non avrei voluto una mamma
diversa da te.
28/08/2008
Vincenzo Rocciolo

Notte di passione


Notte d'amore!
I nostri corpi avvinghiati dopo la passione sfrenata.
Le tue gambe e le mie intrecciate, in un abbraccio indissolubile. Sono sveglia, stretta a te godo del calore del tuo corpo. Le tue mani, morbide e calde, cingono dolcemente i miei fianchi.
Il tuo lieve respiro cambia ritmo, ti addormenti,spossato dall'amore. Io ti guardo e respiro inalando il profumo della passione che ci ha uniti.
Ogni tanto ti muovi e mi stringi a te, come se avessi paura di perdermi. Ma io sono lì, felice e immobile, stretta in quell’intrigo di braccia e di gambe.
Il calore che emana dal tuo corpo riscalda il mio corpo nudo,
va oltre e giunge dentro di me.
Arriva a scaldare le mie viscere, il mio cuore e la mia anima.
Ti guardo e sorrido, invasa da una profonda tenerezza.
Ti svegli, mi guardi e sorridi.
Non dici nulla...
Con un dito mi tocchi un fianco, dolcemente e timidamente
scendi più giù fino a giungere nella parte più intima di me.
Trattengo il respiro e chiudo gli occhi, non esiste più nulla, ci siamo solo noi...
Provo un piacere intenso, mi abbandono completamente a te, felice di essere tua.
La passione sfrenata ci unisce ancora!
Come due bambini, spossati dall'eccitazione dei loro giochi, ci abbandoniamo ad un sonno tranquillo.
E' mattino!
Ti svegli e mi trovi lì a guardarti.
Sorridi dolcemente e, senza indugio, con la mano mi cerchi...
Questa volta sei sicuro di te!
Ti accorgi che sono già pronta a riceverti, ti stavo aspettando.
Felice mi stringi tra le tue braccia e io, gioiosa, mi dono a te.
Con la mia bocca ti esploro e all'improvviso il Paradiso!!
Ci guardiamo ridendo, siamo entrambi sorpresi e felici...
Nessuno dei due osa parlare. Godiamo, estasiati, l'uno dell'altra in un abbraccio infinito!!


5/5/2007
Cinzia Gargiulo

Ho visto la Luce!


Ho visto il tramonto
e ho visto il Dio!
Signore Tu sei nel crepuscolo,
Tu sei la Luce!
Da troppo tempo vedevo solo il buio,
le tenebre mi avevano inondata.
Ho percorso sentieri impervi
per raggiungerti,
ma non riuscivo a trattenerti.
Fa’ che, stavolta,
io non perda la Luce vera
che stasera ho intravisto.
Signore, tienimi per mano mentre ritorno a Te!

28 Aprile 2007

Cinzia Gargiulo

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Ho visto la Luce by Cinzia Gargiulo is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.






Silenzio




Paura infinita di perderti...

Tante parole

le tue

poi più nulla.

Aspetto un piccolo segno

ma tu continui a tacere.

Il tuo silenzio svuota di significato

tutte le parole che hai detto prima.

Forse ti ho già perso!

O forse non ci siamo mai incontrati!



Aprile 2007



Cinzia Gargiulo

Il vento della vita


Un vento soffia...
La gente mi cammina accanto
ma non si accorge di me.
E' come se fossi trasparente!
Nessuno vede la mia solitudine,
la mia sofferenza,
la profondità del mio dolore.
Nessuno si accorge del malessere
che ho dentro di me.
Ma veramente nessuno se ne avvede?
Il vento soffia sempre più forte...
Mi sento come un'ombra,
impalpabile come il fumo!
La tristezza mi attanaglia,
mi divora, mi scava dentro...
Avevo tanti sogni,sono svaniti tutti....
Il vento della vita
li ha fatti volare via...

27/04/2007

lunedì 25 agosto 2008

Il coraggio di donarsi

Amare è...
il coraggio di mettersi in gioco,
senza paura,
senza mezze misure.
E’ la gioia di aprire
il proprio cuore all’altro,
senza pensare al domani.
E’ vivere ogni emozione
come se fosse l’ultima,
assaporandola profondamente
come un dono inaspettato.
E’ sentirsi vivi!
E’ donarsi gratuitamente!!


Aprile 2007


Cinzia Gargiulo

venerdì 22 agosto 2008

Ghiaccio che si scioglie


Ghiaccio che si scioglie...

Due ghiaccioli si accostano

sempre più,

così per caso,

seguendo una forza misteriosa

che li spinge l'uno verso l'altro.

Non sentono più freddo,

ma all'improvviso,avvertono un gran calore

che emana dall'uno e irradia l'altro.

Il ghiaccio comincia a sgretolarsi

fino a sciogliersi, lentamente, completamente...

E inaspettata una luce appare

e illumina le loro anime!


28/01/2007

mercoledì 20 agosto 2008

Come un naufrago




Mi sento come un naufrago in mezzo al mare in tempesta.
Sono lontana dalla riva, non vedo alcun porto di approdo verso il quale dirigermi.
Sono inesperta di navigazione, perciò non so verso dove muovermi, mi manca completamente il senso dell'orientamento.
Tuttavia non posso stare ferma!
Devo spostarmi dal centro dell'oceano, altrimenti muoio, ma io non voglio morire!
Per muovermi, però, devo avere una meta da raggiungere.
Qual è questa meta?...Sono io stessa e il mare è il mare della mia vita.
E' un mare agitato, pieno di angoscia e di sofferenza.
Devo trovare la forza di navigare in questo mare, devo tracciare io la rotta prima che le correnti sottomarine possano trascinarmi sempre più lontana dalla meta.
E la meta sono io!!
Voglio riuscire a raggiungermi, a trovare me stessa, a portarmi alla luce, uscendo allo scoperto senza più nascondermi, solo così potrò essere finalmente libera.
Ed io voglio essere libera!!
Quando avrò raggiunto la mia libertà andrò a donarla ad un uomo che è lì ad aspettarmi, che mi accoglirà con un dolce sorriso ed uno sguardo tenero, colmo di felicità per la mia libertà.
Questo è l' AMORE!!!....
Trovando la mia libertà troverò anche l'amore!

Riflessioni del luglio 1999
Cinzia Gargiulo

martedì 19 agosto 2008

L'apice del dolore




Un grido di dolore!!


La rabbia che pervade il mio corpo
e all'improvviso il nulla.
Non sento più nulla!
I miei pensieri vanno in una sola direzione,
vanno verso l'uomo a cui ho dato tutta me stessa,
l'uomo che mi ha ferita,
che mi ha distrutta dentro.


Eppure lo amo!!


La testa mi scoppia,
gli occhi sono gonfi,
le lacrime sgorgano infinite
come da una sorgente perenne.
Sono tutta un dolore!Il dolore è lancinante,
dal cuore si diffonde in tutto il corpo.


Mi sento soffocare!!
Lo stomaco si restringe,
la nausea mi assale,
la vista si annebbia...
E all'improvviso un torpore!
Sono stanca di piangere e di soffrire.


Voglio dormire!!


Dormire e dimenticare...
Magari potessi, al mio risveglio,
non sentire più questo dolore
che mi squarcia tutta!!

20/08/2005


sabato 16 agosto 2008

Tempesta


La mia anima è in tempesta,
non trova pace,
è un mare agitato.
Onde di dolore, amarezza,
delusione, tristezza
la devastano.
Nulla riesce a calmarla
per aver perduto
l’altra metà di sé.

14 aprile 2005
Cinzia Gargiulo